LA MATTANZA (di Angelo Voza)
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LA MATTANZA (di Angelo Voza)

LA MATTANZA (di Angelo Voza)

Viviamo come in una “camera della morte” allestita con le reti da pesca dal Rais, capo incontrastato di questa moderna “tonnara” politica. E noi cittadini rappresentiamo i “tonni” destinati al rito della mattanza. Viviamo con la consapevolezza di non avere alternative o soluzioni. Non c’è più scelta politica differente dall’attuale che, nostro malgrado, stiamo subendo. Guardandoci intorno ci rendiamo conto che non ci sono leader alternativi allo status quo né figure capaci di aggregare consensi e cittadini. C’è un vuoto pericoloso di leadership di opposizione e l’attuale forza egemone ci impone quale percorso un’unica strada da seguire. Nessuna figura politica di spessore nel frattempo è cresciuta o maturata sulla scena nazionale, capace di affermarsi quale alternativa a questo nefasto regime internazionale che sovrasta inesorabilmente le evaporate sovranità nazionali. Non c’è nulla oltre la collina della speranza in questa desolante Europa. Come Paese abbiamo vissuto delle aspettative, in un recente passato, verso un movimento popolare che spontaneamente ed incredibilmente è riuscito a coinvolgere la maggioranza degli italiani, speranzosi cittadini in attesa di una nuova primavera. Poi sappiamo come è andata a finire. Il “sistema” ha reagito e si è imbottito di anticorpi ed ha abbattuto quest’ultimo barlume di speranza. Ed eccoci oggi qui a rivivere un incubo per un imminente conflitto bellico in casa nostra. Conflitto rifiutato dalla maggioranza dei cittadini europei ma che finti “rappresentati eletti”, perseguono giorno per giorno. È stato cancellato dal vocabolo la parola “diplomazia” ed oggi, solo loro, invocano in solitario la corsa alle “armi” per una sacrosanta “guerra” per una certa “sconfitta del nemico”. Tutto questo getta nella disperazione coloro che iniziano a comprendere il vuoto del termine “democrazia”. I padroni d’oltreoceano, che si fingono amici ed alleati, in questo scorcio di secolo, hanno di fatto perseguito e rafforzato le decisioni prese a Yalta nel 1945 da vincitori. Dettano condizioni e strade da seguire. A loro poco interessa della quantità di sangue da versare in quanto il campo di battaglia è lontano da casa loro. Prima era l’Oriente, poi il Medioriente ed oggi inesorabilmente è in Europa. I poteri occulti stanno dettando l’agenda di morte dell’Europa che doveva essere dei popoli.

Una Europa che pagherà il prezzo più alto in uno scontro, inutile ed insensato, contro la potenza russa e che servirà solo a misurare la forza dei contendenti. Un capo di governo che si inchina al conflitto, senza consultare né il Parlamento né i cittadini, e dichiara che l’Italia è pronta a scendere al fianco dei soldati di una Nazione in guerra. Nazione questa che neppure è inserita nella Nato. Una Nato che oggi getta la maschera facendo comprendere agli attenti osservatori che non è mai stato uno strumento di “difesa” ma di egemonia a stelle e strisce. Una Nato voluta dopo Yalta per organizzare strategie di accerchiamento all’Unione Sovietica ieri ed alla Russia oggi, che con il crollo del muro di Berlino doveva essere sciolta ed invece ha approfittato della distrazione e/o connivenza di politici nazionali ed europei per rafforzarsi ed espandersi. Era questo l’intento iniziale e l’hanno attuato. Oggi le lobby delle armi, dei farmaci ed i falchi sono i padroni dello scacchiere e muovono le pedine (politici asserviti) in funzione delle scelte scellerate di moderni guerrafondai. Possiamo salvarci? Forse potremmo, sempre che ci si fermi a riflettere. Alle prossime consultazioni europee basterebbe NON votare nessuno degli attuali partiti e politici di governo in quanto compromessi e sottomessi. Voltare pagina per il futuro delle prossime generazioni. Destinare i consensi a movimenti e partiti politici che apertamente e senza tentennamenti sono contro i poteri egemoni e contro la guerra. Destinare il consenso in massa verso coloro che non hanno abolito nel loro linguaggio il vocabolo “diplomazia” o “pace”. Se ciò non accadrà allora saremo come dei tonni nella rete della camera della morte, destinati ad una atroce mattanza dove il mare si colorerà di rosso del sangue innocente di tanti giovani, donne, bambini ed anziani incolpevoli, immolati sull’altare della follia di poche bestie umane.