LA VITA MEDIATICA COLLEGATA AL PULSANTE VIRTUALE ON-OFF. DI ANGELO VOZA 
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LA VITA MEDIATICA COLLEGATA AL PULSANTE VIRTUALE ON-OFF. DI ANGELO VOZA 

LA VITA MEDIATICA COLLEGATA AL PULSANTE VIRTUALE ON-OFF. DI ANGELO VOZA 

In un recente passato venivano “schedati” dalle Forze di Polizia (e dalla Società Civile) tutti i vari tipi di criminali: gli assassini; i rapinatori o i ladri.

Erano ben riconoscibili e distinguibili tra la gente perbene. Erano pochi ma “segnati” e isolati dal contesto pubblico di quel tempo.

E oggi? Tutto ribaltato.

Oggi, dopo che i poteri egemoni, gestori della vita delle persone, hanno preso il sopravvento, perseguendo un unico obiettivo: controllare le masse e raggiungere il nuovo ordine mondiale. 

Oggi gli “schedati”, i “segnalati”, sono solo coloro che non accettano di far parte del “gregge”.

Oggi risultano “schedati” e “segnalati” coloro che ragionano diversamente dal pensiero unico imposto.

Oggi sono “schedati” e “segnalati” coloro che pensano con indipendenza cercando di far giungere la loro visione e le proprie analisi al “gregge”, con la speranza che sollevi la testa e che si risvegli dal sonno indotto.

Oggi sono “schedati” e “segnalati” coloro che rappresentano un pericolo per lo status quo. Soggetti questi da emarginare, delegittimare, silenziare con ogni mezzo e strumento.

Va da sé un esempio piccolo piccolo che colpisce ogni giorno i navigatori dei social.

Le censure che arrivano più spesso ai commenti sulle pagine di Facebook. 

Social che oramai rappresentato gran parte del nostro collegamento con le altre persone.

Criticare i potenti del momento o i regimi “finti democratici”, anche se in modo educato e non volgare, comporta l’essere censurati nei commenti i quali vengono o cancellati o, addirittura, sottoposti ad un vero e proprio processo con punizioni che vanno dall’arresto per un certo numero di giorni della propria pagina del social e con lo stop alle interazioni con gli altri utenti.

Ci siamo incamminati su di una strada senza via d’uscita laddove la vita di ogni essere umano è sorvegliata h24 e collegata ad un pulsante ON-OFF.

Pulsante che all’improvviso il “manovratore” della nostra vita sul social, decide di spingere OFF e spegnere, azzerare la nostra presenza in rete che equivale alla morte mediatica, non potendo più raggiungere i propri contatti virtuali.

Tutto ciò in quanto in questo scorcio di secolo, per come ci hanno relegato, i rapporti tra esseri viventi prevalentemente non sono più di presenza ma virtuali.

Siamo destinati all’estinzione dell’Uomo e al ritorno degli schiavi.