La demagogia non va in vacanza.
Il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) è stato Istituito con il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e tra gli obiettivi strategici di Questa amministrazione vi è la digitalizzazione e la tutela dell’ambiente, che procediamo ad attuare con progetti e azioni.
Uno degli articoli più dimenticati del CAD è l’articolo 42 “Dematerializzazione dei documenti delle pubbliche amministrazioni”: Le pubbliche amministrazioni devono valutare in termini di rapporto tra costi e benefici il recupero su supporto informatico dei documenti e degli atti cartacei.
«Fare dematerializzazione non è una moda o creare vantaggio a chi esercita una funzione, ma piuttosto si tratta di adottare criteri per evitare o ridurre in maniera significativa la creazione di nuovi documenti cartacei. L’obiettivo è il risparmio di costi e risorse e il risparmio di tempo in favore di un minor impatto ambientale. – ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente e alla Digitalizzazione Nadia La Brocca – È stato pertanto, previsto, attraverso una convenzione Consip a pochi euro al mese cadauno, di dotare gli amministratori pubblici, consiglieri, assessori e sindaco di soli TABLET e non di telefoni cellulari, per la consultazione di atti e documenti pubblici. Voglio ricordare che molti atti trasmessi ai consiglieri comunali per la consultazione ai fini della votazione in consiglio comunale, o per la discussione nelle diverse commissioni, constano anche di diverse centinaia di pagine. Difficili da portare con sé in aula durante il dibattito. Spesso sono documenti descrittivi, ma a volte vi sono anche elaborati grafici relativi a progetti architettonici, difficilmente visibili da smarphone. Ne consegue una riduzione di costi in termini di toner e carta. Questo è il vero spreco che stiamo riducendo, così come previsto dalla legge».
«Inoltre, come in ogni Pubblica Amministrazione che si rispetti, in cui si dovrebbe lavorare per efficientare, semplificare e rendere più snello il funzionamento dell’amministrazione, – ha proseguito l’Assessore – gli strumenti digitali serviranno a svolgere tutte le attività previste da un moderno Consiglio Comunale. Consultazione, votazione elettronica, emendamenti e quanto necessario in primis ai consiglieri per svolgere al meglio la propria funzione.
La dematerializzazione nella pubblica amministrazione richiede processi innovativi e strumenti tecnologici, ma anche una forma mentis predisposta al cambiamento» – ha concluso l’Assessore.