E’ arrivato il momento di far sentire la nostra voce sulla questione dell’Ospedale Unico nella Piana del Sele, dopo anni di inerzia politica, sia locale che regionale, e di assenza di tutela del diritto alla salute pubblica. Si è assistito, negli anni, ad un continuo depauperamento strutturale ed umano dei nostri nosocomi, che non è più accettabile. Siamo di fronte ad un bivio; è arrivato il momento di assumere una posizione netta, facendo arrivare la nostra voce anche al Ministro competente, che dovrà prendere atto che la continua diminuzione di medici e personale paramedico si può superare solo attraverso una revisione del numero chiuso della facoltà di Medicina; bisognerà far comprendere ai cittadini le responsabilità di quello che si configura come un vero e proprio scempio a carico degli ospedali del nostro territorio: c’è forse una volontà di depotenziare gli ospedali di Eboli e Battipaglia fino alla chiusura? È necessaria un’operazione chiarezza, è necessario far ritornare i cittadini al centro del dibattito politico, con un coinvolgimento diretto della cittadinanza, anche attraverso l’istituzione di comitati locali, che dovranno fungere da vera e propria spinta propulsiva per la politica. Siamo per l’Ospedale Unico: è nostro auspicio che ai cittadini della Piana del Sele sia garantito un principio costituzionalmente sancito come il diritto alla salute. Proponiamo, all’uopo, di convocare a stretto giro un consiglio comunale monotematico in seduta congiunta con il Comune di Battipaglia ; proponiamo, altresì, di avviare dibattiti pubblici, convegni programmatici e commissioni consiliari ad hoc che monitorino e fungano da spinta per gli organi sovraordinati. Lo si dovrà fare attraverso un coinvolgimento di tutti, aldilà delle ideologie, aldilà degli steccati, aldilà dei partiti politici. E’ il tempo delle scelte forti , è il tempo di alzare la voce!!
F/to Gianmaria Sgritta, Cesare Moscariello, Adolfo Lavorgna, Walter Gaeta, Pasquale Ruocco.