Comunicato stampa Gruppi consiliari “Città prima e libera, Insieme per la città, La Città di domani”
E neanche il potenziamento delle strutture ospedaliere va bene!
Nell’appuntamento del week end con le notizie catastrofiche del Consigliere Romano, questa volta gli attacchi hanno riguardato le Amministrazioni del Ruggi D’Aragona e di Mercato S. Severino, per avere osato di programmare, progettare e mettere in cantiere la demolizione e ricostruzione dell’edificio destinato ai reparti di Cardiologia ed Urologia dell’Ospedale G. Fucito.
Contrariamente alle solite “sirene”, si sottolinea che l’intervento è di “demolizione e ricostruzione”, quindi senza consumo di nuovo suolo, ma di rinnovo del patrimonio edilizio dell’ospedale e dell’intera comunità di Mercato S. Severino e della Valle dell’Irno, con una struttura moderna e rispettosa di tutte le nuove normative, per consentire il potenziamento dei servizi; il permesso a costruire ha chiaramente seguito l’iter di legge e sono stati acquisiti tutti i pareri necessari, in sede istruttoria, da parte degli Enti interessati.
Ci preme sottolineare che, invece di perdere tempo in sterili polemiche, la nostra Amministrazione, con il Sindaco in prima linea, è stata presente, vigile e partecipe nella redazione dell’Atto aziendale, garantendo il massimo dei servizi e lo sviluppo futuro della struttura per il nostro territorio, con il plauso anche degli operatori sanitari in prima linea.
Anche questo atteggiamento è di piena rottura rispetto a chi, negli anni ha scelto invece di ridurre gli spazi di sviluppo all’Ospedale Fucito, arrancando poi alla ricerca di soluzioni che ne consentissero la sopravvivenza: forse anche in questo caso, la troppa concretezza ed operatività danno fastidio!
Prendiamo atto con favore, infine, di come il consigliere Romano abbia cambiato idea sull’ambiente, dopo che per decenni ha fatto colare cemento ovunque, oltre ad averne programmato ancora tanto. Anche su questo, seppur con ritardo a causa delle tante scadenze e dell’atavico problema del personale, stiamo lavorando!
