Eboli: Resoconto estivo dell’amministrazione Conte: il direttivo di Fratelli d’Italia e il coordinatore Gallotta bocciano senza appello
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Eboli: Resoconto estivo dell’amministrazione Conte: il direttivo di Fratelli d’Italia e il coordinatore Gallotta bocciano senza appello

𝗥𝗲𝘀𝗼𝗰𝗼𝗻𝘁o 𝗘𝘀𝘁𝗶𝘃𝗼

 

Ci ritroviamo a poche settimane della fine dell’estate a rivolgere un pensiero su quello che è avvenuto nei

mesi precedenti in questa città,

Gli eventi mondani, estivi, culturali come li si voglia chiamare saranno stati anche dei successi, a detta di

qualcuno, sono stati principalmente circoscritti ai soliti frequentatori di un certo ambiente, senza riuscire a

raggiungere un pubblico più ampio e la loro programmazione è stata spesso caotica e disordinata, con

sovrapposizioni tra le varie iniziative. Non hanno generato un significativo interesse turistico né portato

benefici all’economia locale. Sebbene non siano andati deserti come il flop natalizio, in quanto la gente in

estate vuole uscire e divertirsi, ovviamente, l’amministrazione ha tentato di rimediare con scarsi risultati

utilizzando una notevole mole di risorse pubbliche che per trasparenza e onestà verso i cittadini, con le

delibere relative alle spese effettuate, pubblicheremo i conti spesi da Conte.

 

È doveroso anche ricordare che in questi mesi non sono stati tutti come vogliono farci credere, anzi!

Ricordiamo delle rettifiche dei bandi, da quello della spiaggia attrezzata, al bando dell’asilo nido a quello del

comandante dei vigili urbani che fanno temere che questo possa diventare la normalità.

L’ennesima inaugurazione dell’impianto di depurazione a coda di volpe e lo sfottò del presidente della

Regione De Luca sulla bandiera blu. Da considerare un insulto agli ebolitani e una presa in giro

dell’amministrazione! Come il “vi arroto”.

 

Ricordiamo gli incendi gravissimi per una città, quello sull’ autostrada A2, sui monti di Eboli a Ferragosto e

delle ecoballe a Persano, che dovevano rimanere solo 6 mesi nel 2022, sempre promesso da De Luca, ma ci

sono rimaste fino all’incendio del 30 luglio 2024, che il sindaco ogni volta ci tiene a ribadire che ha

“protestato” solo lui, una volta. Quanti 6 mesi sono passati? Come i 60 giorni della videosorveglianza? La

mancanza del rispetto delle tempistiche promesse, è già normalità.

Ricordiamo, purtroppo, anche una pagina tragica di quest’estate, gli incidenti mortali, troppi, che hanno

colpito profondamente la comunità e le famiglie coinvolte. Uno dei quali ha riportato alla luce la discussione

sullo svincolo autostradale con promesse e proposte che non sempre si traducono in azioni concrete e

tempestive, durata qualche settimana e chissà tra quanto se ne riparlerà. Sarebbe il caso che le istituzioni

affrontassero tali problematiche in modo pragmatico e responsabile e non farle rimanere solo chiacchiere o

argomento da inserire nel programma elettorale delle prossime elezioni. Quante anime hanno sulla coscienza

le amministrazioni che si sono succedute fino ad oggi? Troppe, Evitiamolo!

 

Da non sottovalutare l’elevato numero di furti, rapine ed atti di violenza su tutto il territorio ebolitano. Episodi

che per fortuna non hanno avuto un risvolto più tragico oltre ad un’auto incendiata. L ‘ aumento di questi

episodi sono preoccupanti e chi si deve occupare di ciò sta al mare a farsi hackerare il telefono o a mettere 5

dossi in 20 metri non curante delle normative in vigore. Si dovrà mettere in campo un impegno continuo,

fare rete con i cittadini con professionalità e imparzialità. Non aspettiamo che tutto il sistema di

videosorveglianza da 200mila euro entri in funzione, in alternativa ci sono anche servizi di vigilanza oltre alle

forze dell’ordine da poter impiegare.

 

Non trova pace il monumento a Vincenzo GIUDICE, oltre alle continue modifiche strutturali negli anni volute

dai politici, lasciato all’ incuria, si è arrivati addirittura a giustificare il cedimento del busto, con una battaglia

di comunicati sia dell’assessore che della portavoce smentite puntualmente dal dirigente. Se sia dovuto al

deterioramento dei giunti, che a quanto pare siano d’acciaio, o da un atto vandalico fatto sta che ci sarebbe

stato un tentativo di ingannare i cittadini riguardo alle reali cause del cedimento del busto, con comunicati

discordanti da parte di diversi rappresentanti istituzionali.

 

Oltre al cedimento del busto, pochi giorni fa, in alcuni punti della città, dovuto alle intemperie o alla mancata

manutenzione ha ceduto anche la strada, causando disagi alla circolazione. Non è colpa di nessuno ma

potrebbe e dovrebbe essere un campanello d’ allarme sullo stato delle strade cittadine.

 

La questione abbandono dei rifiuti viene affrontata solamente quando si deve postare qualche foto su

facebook dove si comunica che sono state fatte multe, col dubbio che verranno pagate, e mai affrontato in

maniera decisiva. L’abbandono dei rifiuti è considerato un vero e proprio reato ambientale, che può

comportare pesanti sanzioni come multe fino a 10.000 euro e persino l’arresto in alcune circostanze. Le

autorità hanno una serie di misure per contrastare il fenomeno, come l’installazione di fototrappole per

identificare i trasgressori e l’inasprimento delle pene previste dalla legge. Pertanto, la questione

dell’abbandono dei rifiuti richiede un approccio più rigoroso e strutturato, oltre alla semplice condivisione di

foto sui social delle buste e delle minidiscariche, puntando a una maggiore sensibilizzazione e all’applicazione

effettiva delle sanzioni previste dalla legge. Sono state installati i raccoglitori a scomparsa ma non si sono

accorti che a pochi metri da loro ci sono due mini discariche a cielo aperto. Contiuniamo a fare i selfie e

comunicati?

 

La dematerializzazione non è una moda, lo spreco di denaro sì. Altra questione interessante. La

digitalizzazione e l’utilizzo di tecnologie moderne portano vantaggi in termini di efficienza e risparmio, ma è

importante che tali iniziative siano giustificate da una reale necessità e da un’attenta valutazione dei costi e

benefici. Assegnare i tablet di servizio ad ogni componente dell’amministrazione e dirigenti senza adeguate

restrizioni rappresenta uno spreco di denaro pubblico con il rischio di uso improprio, di smarrimento o furto

a carico dei cittadini. Bisogna avere obiettivi chiari di risparmio e modernizzazione, piuttosto che il desiderio

di appartenere a una “classe privilegiata”. A chi verrà consegnato il tablet aprirà un altro capitolo…di spesa

sul bilancio dei cittadini.

Il nulla cosmico.

 

A firma del coordinatore cittadino Donato Gallotta e il direttivo.