Prosegue il lavoro del sindaco di Castel San Giorgio, Paola Lanzara, e dell’assessorato alle Politiche sociali, guidato da Antonia Alfano, con una programmazione orientata su tre direttrici principali: sostegno alle famiglie, inclusione e contrasto alla povertà. Diversi sono gli interventi in campo volti innanzitutto a potenziare i servizi già attivi.
Il Nido “Giancarlo Siani” aumenta la recettività da 25 a 35 bambini, in aggiunta alla sezione primavera di Castelluccio; analogo aumento si registra sul servizio di consegna di beni di prima necessità effettuato in collaborazione al Banco alimentare Onlus, portando gli utenti da 100 a 150. Proprio per gli utenti del Banco Alimentare sarà attivato inoltre il buono “Pizza Sospesa” un voucher utilizzabile per l’acquisto di pizze nei locali convenzionati del territorio, un modo per sostenere il comparto della ristorazione duramente colpito dalla pandemia e offrire un’occasione di convivialità alle famiglie.
Entro questo saranno attivati, inoltre, i progetti di utilità sociale ai percettori del reddito di cittadinanza. Uno strumento di sostegno al reddito che genera anche un contributo alla collettività attraverso progetti orientati al sostegno dei minori, dei disabili e alla gestione del verde pubblico.
Sempre sul versante dell’inclusione sociale sono stati programmati due centri diurni presso i locali di Villa Calvanese rivolti a minori ed anziani. Compatibilmente con l’evoluzione del quadro pandemico si prova a ricostruire un senso di comunità logorato negli ultimi mesi costruendo occasioni di sociali rivolte alle fasce più colpite anche sul piano psicologico ed emotivo da una prolungata condizione di isolamento.
Insomma, il Comune di Castel San Giorgio si vuole far trovare pronto quando verrà il momento della ripresa, senza dimenticare le fragilità che persistono.
Il sindaco Lanzara e l’assessore Alfano tendono a rimarcare proprio il ruolo delle politiche sociali nell’emergenza sanitaria. “Il contatto diretto e costante con i nostri concittadini è sempre stata la cifra del mio impegno politico, per questo sento con forza l’esigenza di rafforzare gli interventi di welfare locale, perché al crescere delle disuguaglianze deve crescere la nostra funzione nella società. Il comune deve porsi al centro di una rete sociale composta da enti ed associazioni del volontariato laico e religioso per ricucire le fratture ma al tempo stesso costruire nuove occasioni di sviluppo. Perché quando ci lasceremo il virus alle spalle non possiamo correre il rischio di dover ricostruire sulle macerie”, ha detto il sindaco.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore Alfano: “Negli ultimi mesi, gli uffici e l’amministrazione tutta sono stati chiamati ad incrementare gli interventi di sostegno in atto, nuove povertà si aggiungono a situazioni di sofferenza pregresse, una richiesta d’aiuto spesso silenziosa e per questo difficile da gestire, come ci dimostra il tragico lutto dei giorni scorsi. Si è innescato un pericoloso vortice di sfiducia che colpisce tutta la nostra comunità e noi dobbiamo avere la capacità di costruire, a tutto ciò, un argine sicuro, essendo il principale punto di riferimento dei i cittadini”.
Entro questo saranno attivati, inoltre, i progetti di utilità sociale ai percettori del reddito di cittadinanza. Uno strumento di sostegno al reddito che genera anche un contributo alla collettività attraverso progetti orientati al sostegno dei minori, dei disabili e alla gestione del verde pubblico.
Sempre sul versante dell’inclusione sociale sono stati programmati due centri diurni presso i locali di Villa Calvanese rivolti a minori ed anziani. Compatibilmente con l’evoluzione del quadro pandemico si prova a ricostruire un senso di comunità logorato negli ultimi mesi costruendo occasioni di sociali rivolte alle fasce più colpite anche sul piano psicologico ed emotivo da una prolungata condizione di isolamento.
Insomma, il Comune di Castel San Giorgio si vuole far trovare pronto quando verrà il momento della ripresa, senza dimenticare le fragilità che persistono.
Il sindaco Lanzara e l’assessore Alfano tendono a rimarcare proprio il ruolo delle politiche sociali nell’emergenza sanitaria. “Il contatto diretto e costante con i nostri concittadini è sempre stata la cifra del mio impegno politico, per questo sento con forza l’esigenza di rafforzare gli interventi di welfare locale, perché al crescere delle disuguaglianze deve crescere la nostra funzione nella società. Il comune deve porsi al centro di una rete sociale composta da enti ed associazioni del volontariato laico e religioso per ricucire le fratture ma al tempo stesso costruire nuove occasioni di sviluppo. Perché quando ci lasceremo il virus alle spalle non possiamo correre il rischio di dover ricostruire sulle macerie”, ha detto il sindaco.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore Alfano: “Negli ultimi mesi, gli uffici e l’amministrazione tutta sono stati chiamati ad incrementare gli interventi di sostegno in atto, nuove povertà si aggiungono a situazioni di sofferenza pregresse, una richiesta d’aiuto spesso silenziosa e per questo difficile da gestire, come ci dimostra il tragico lutto dei giorni scorsi. Si è innescato un pericoloso vortice di sfiducia che colpisce tutta la nostra comunità e noi dobbiamo avere la capacità di costruire, a tutto ciò, un argine sicuro, essendo il principale punto di riferimento dei i cittadini”.