Nota di Mons.Vincenzo Caponigro, rettore del Santuario di S.Antonio in Eboli
La terza domenica d’Avvento invita alla gioia, poiché si avvicina il grande giorno: la Luce del mondo si presenta nella carne di un inerme bambino. Giovanni Battista e la sua testimonianza sono necessari per non travisare il senso di questa gioia. Il suo ministero dovette creare un particolare clima di attesa che destò non poca preoccupazione a Gerusalemme. Per questo inviarono emissari qualificati ad interrogarlo (Gv 1,19). Una cosa molto curiosa: l’evangelista Giovanni annota che il Battista confessò e non negò (Gv 1,20). Eppure, davanti alle 3 interrogazioni sulla propria identità, la sua confessione si traduce in una triplice negazione. Come se il vangelo ci suggerisse che testimone autentico non è colui che si presenta da sé, ma è l’uomo che, prima di tutto, sa bene chi non è.
Ed è proprio vero quello che dice il battista: “In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete”. È vero: non lo conosciamo. Diciamo di amarlo, ma non lo ascoltiamo. Diciamo che lui è la nostra vita, ma chiudiamo la porta in faccia ai suoi figli prediletti: ai poveri, agli ultimi, agli abbandonati.
Che questo Natale sia diverso, spero che LUI ci trovi attenti, desiderosi di accoglierlo e di rinascere. Che questo Natale sia tuo. Non lasciartelo rubare.
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