SANTA MESSA IN LIVE-STREAMING DAL SANTUARIO DI S. ANTONIO DI EBOLI: INIZIO ORE 10.30 PAGINA FB DI RADIO CITTÀ 105
Radio Città 105 Religioni-Spiritualità

SANTA MESSA IN LIVE-STREAMING DAL SANTUARIO DI S. ANTONIO DI EBOLI: INIZIO ORE 10.30 PAGINA FB DI RADIO CITTÀ 105

QUINTA DOMENICA DI PASQUA , CELEBRAZIONE EUCARISTICA TRASMESSA DAL SANTUARIO DI SANT’ANTONIO DI EBOLI.

DOMENICA 10 MAGGIO ORE 10.30  IN DIRETTA DALLA PAGINA FACEBOOK DI RADIO CITTÀ 105 E DAL CANALE YOUTUBE DELLA PARROCCHIA. CELEBRA MONS. VINCENZO CAPONIGRO.

____________________________________________________

La Liturgia della Parola

Le ultime parole che si pronunciano alla fine della vita hanno un carattere particolare. Riassumono il mistero di un essere. Platone fa parlare il suo maestro Socrate di immortalità prima di morire. Il condannato a morte consola quelli che restano.
Le ultime parole possono essere molto pragmatiche. La madre di Goethe diede istruzioni di non mettere troppa uva passa nel dolce preparato per la sua sepoltura. Alcuni esortano i loro figli a sostenersi a vicenda. I patriarchi della Bibbia muoiono benedicendo la loro discendenza.
Anche nel nostro Vangelo si tratta di ultime parole. Parla uno che è consapevole di stare per morire. E colui che ne ha preso nota è convinto che quel morto è ancora in vita.
Non leggete queste parole come un discorso ben costruito e coerente. Immaginate delle pause. Prendetele piuttosto come parole pronunciate in un profondo silenzio, come parole indirizzate a uomini prigionieri, “tutt’orecchi”, in qualche modo. Noi potremmo ascoltarle anche come si ascolta una goccia d’acqua cadere in una grotta. Bisogna che chi ascolta sia assolutamente silenzioso per lasciar entrare in sé queste parole. Se noi ascoltiamo veramente, sentiamo parole di consolazione: “Non sia turbato il vostro cuore”. Parole di speranza: “Nella casa del Padre mio vi sono molti posti”. Parole di maestà: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. Parole di vocazione esigente: “Chi crede in me compirà le opere che io compio”.
Non è facile per noi capire immediatamente queste parole. I discepoli che interrompono il Signore fanno delle domande smarrite. Non hanno ancora capito, eppure è già l’ora dell’addio. Sapremo noi capire meglio?

Tratto da:

http://www.lachiesa.it/calendario/Detailed/20200510.shtml