«Consorzio Gestione Servizi, è il momento di battere un colpo». Il sollecito arriva dalla Fiadel Salerno, che ha richiesto un incontro urgente sulla crisi aziendale con una nota inviata anche a prefetto e Asi. I lavoratori hanno proclamato lo stato di agitazione.
«Tra le problematiche che abbiamo evidenziato c’è la sostituzione del contratto di solidarietà con la Cig, che causa una consistente perdita nella busta paga dei lavoratori, i soli a fare sacrifici economici con le vane promesse di un rilancio dell’azienda – spiega il segretario provinciale della Fiadel Salerno, Angelo Rispoli – Il Cgs negli ultimi anni ha visto un incremento progressivo delle entrate per attività di smaltimento di rifiuti liquidi e una diminuzione dei dipendenti per pensionamento, e di conseguenza una ingiustificata richiesta di sacrificio per i lavoratori. I pensionamenti hanno causato un numero esiguo di unità dipendenti, nonostante la difficile gestione di quattro impianti operativi e della sede di Salerno. I dipendenti si sono sempre fatti carico delle attività attuando negli anni un incremento notevole del fatturato».
Nel mirino le condizioni lavorative che non consentono il rispetto delle norme di sicurezza ed entrano in contrasto con le Autorizzazioni Integrate Ambientali. «A volte nell’unità produttiva è presente un solo addetto – prosegue Rispoli – L’aumento di entrate e massa di lavoro non giustificano il massiccio ricorso alla Cig-Covid 19, anche perché l’azienda in piena pandemia non ha ridotto neppure per un giorno il servizio. Non avendo ricevuto alcun riscontro, proclamiamo lo stato di agitazione e avviamo presso la prefettura di Salerno la procedura per il raffreddamento dei conflitti».