L’allarme del prefetto di Salerno in Commissione Antimafia, il monito del parlamentare Nicola Provenza: “Le sue dichiarazioni costituiscono un allarme rosso. Serve salvare Salerno per scongiurare il rischio di ulteriori infiltrazioni nel tessuto socio-economico della città”.
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L’allarme del prefetto di Salerno in Commissione Antimafia, il monito del parlamentare Nicola Provenza: “Le sue dichiarazioni costituiscono un allarme rosso. Serve salvare Salerno per scongiurare il rischio di ulteriori infiltrazioni nel tessuto socio-economico della città”.

“Ci sono nella nostra città intellettuali e liberi pensatori attenti alla realtà che stiamo vivendo? Disposti a partecipare, a prendere una posizione, esporsi, fare delle proposte, invece di lasciarsi andare ad una critica aprioristica o di rimanere ancorati ad un pensiero che ormai è superato dalle evidenze? Una considerazione attenta, critica sulla realtà della nostra città è molto difficile. Una città che è cambiata, che appare disillusa, nella quale la partecipazione, la passione, la voglia di rilanciare la cultura e lo sviluppo e il progresso, sembrano disperdersi in una disgregazione sociale crescente. È il tempo della generosità, di persone che attraverso il proprio impegno colmino questo spazio vuoto sempre più avvertito nella nostra comunità”.
Così Nicola Provenza, parlamentare del Movimento 5 Stelle, commenta la recente audizione del prefetto di Salerno presso la commissione parlamentare Antimafia. “Salvare Salerno, rilanciare la nostra città non è solo un problema di amministrazione comunale – ha detto -. È un dovere di ogni cittadino rispetto all’appiattimento del dibattito pubblico ed alla mancanza di una speranza, di una prospettiva visionaria e reale. Le dichiarazioni rilasciate giovedì dal prefetto Francesco Russo sulla debolezza che il sistema economico offre alle organizzazioni criminali, in relazione all’emergenza sanitaria e non solo, costituiscono un allarme rosso per Salerno. Nell’audizione in commissione Antimafia, il prefetto ha sottolineato come il porto commerciale di Salerno sia ormai uno stabile punto di approdo di sostanze stupefacenti e di merci contraffatte che spesso fanno capo ad organizzazioni criminali anche non operanti nella nostra provincia.
Il rischio di ulteriore penetrazione nel tessuto socio-economico è sempre più concreto. In questa fase Salerno ha bisogno delle sue forze migliori per affrontare il presente ed il futuro e per costruire una vera alternativa politica per la guida del Comune capoluogo”.

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