In data 15 marzo 2020 sono stati posti al Sindaco di Olevano sul Tusciano i seguenti quesiti:
- Il comune di Olevano è dotato sufficientemente di mascherine a protezione degli agenti del corpo della Protezione civile, della Polizia Urbana e altri operatori che vivono in prima persona l’emergenza?
- I guanti sono sufficienti per tutti gli operatori.
- Gli operatori sono dotati di tute o il comune dovrà farne richiesta?
- Olevano è pronta sin da ora a difendersi da un’emergenza sanitaria? Di cosa avrebbe bisogno eventualmente?
- Infine, quali richieste o proposte che il Comune potrebbe avanzare alle istituzioni superiori?
Il primo cittadino di Olevano, tramite il suo rappresentante, il V.U. Cosimo Bassi, responsabile della protezione civile locale, ha ritenuto opportuno non rilasciare dichiarazioni in materia; evidentemente, per non mettere in difficoltà le istituzioni Regionali e Nazionali, responsabili degli approvvigionamenti, che tanto si stanno prodigando e le difficoltà che stanno incontrando in questo periodo di estrema crisi (Germania e Francia che trattengono le mascherine per se, al contrario della Cina).
Il sindaco fa affidamento soprattutto sulla macchina organizzativa comunale che sta facendo rispettare pedissequamente tutte le Ordinanze Regionali e Ministeriali. Il comune picentino, infatti, fino ad oggi può vantare l’assenza totale di contagiati da coronavirus grazie alla collaborazione dei cittadini disciplinati, al corpo della Protezione Civile locale, alla Polizia Urbana e soprattutto ai Carabinieri che sono attenti a ogni spostamento non necessari dei cittadini. Il caso significativo è rappresentato dai cinque gitanti olevanesi di domenica 1 marzo 2020 (e non solo questi) provenienti da Venezia; i quali, sono stati attesi alla fermata del bus e scortati ai rispettivi domicili, disponendo per loro la quarantena obbligatoria. Infine ogni giorno, periodicamente, una macchina comunale invita i cittadini a restare a casa come da Decreto Ministeriale dell’11 marzo 2020.
Tutti in Olevano si augurano di conservare tale privilegio fino al termine della crisi.