E’ una storia di ordinario degrado ed abbandono sociale nell’Italia del 2019, ed è una storia dalle tinte puramente meridionali, riguarda una donna non più giovane, Grazia, di 61 anni che vive in Calabria ed avendo un misero lavoro mattiniero che va dalle 5 alle 7, percepisce un salario altrettanto miserabile di €310 al mese. La donna in stato di indigenza, non può dunque permettersi un’abitazione con queste sostanze dormendo su una panchina.E dire che un politico trionfalmente aveva affermato un anno addietro di aver sconfitto la povertà.
Foto e Articolo tratti dall’ Huffington Post
A 61 anni dorme su una panchina per andare a lavoro: Grazia guadagna 300 euro al mese
L’addetta alle pulizie prende il bus di mezzanotte e dorme su una panchina aspettando l’apertura della Motorizzazione di Cosenza alle 5 del mattino
Si chiama Grazia, ha 61 anni e ogni notte dorme su una panchina per riuscire ad arrivare in tempo a lavoro alle 5 del mattino per uno stipendio di 310 euro al mese. Accade a Rende, in provincia di Cosenza. A riportare la notizia è il sito d’informazione locale Quicosenza.it.
Grazia abita a Rende ma è costretta ad uscire di casa a mezzanotte, ogni giorno, per poter lavorare, per poter sopravvivere. Il caso è stato denunciato dal sindacato Ugl di Cosenza e Giuseppe Brogni, segretario provinciale della sigla sindacale, spiega: “La storia di Grazia sembra incredibile ma è vera: lei vive da sola e non guida. Ma in realtà non potrebbe neppure sostenere i costi dell’auto. Una situazione impensabile”.
È dallo scorso giugno che la donna passa notti insonni per trovarsi puntuale alla Motorizzazione Civile di Cosenza, dove si occupa delle pulizie per conto di una ditta privata. Grazia prende l’ultimo autobus di mezzanotte, arriva nei pressi del luogo di lavoro verso le 00:40 e lì raggiunge una panchina, aspettando l’apertura della Motorizzazione anche con condizioni meteo avverse. La donna racconta:
“Ogni tanto passano anche la Polizia o i Carabinieri e mi chiedono i documenti. Non possono crederci – dice Grazia – che questo è l’unico modo che ho per poter lavorare. Perché io voglio lavorare, vorrei solo poterlo fare in un altro orario. Ho preso anche la bronchite per aver passato sempre la notte all’aperto e a settembre ho fatto due settimane di malattia, e ancora non mi hanno pagato. E non so come fare per il fitto e le bollette”.
Una scelta obbligata, quella di Grazia. Una scelta dettata dalle necessità quotidiane:
“Avevo un compagno e lui aveva la macchina, ma adesso mi ha lasciata – racconta la donna – e non ho altra scelta. Mi servono i soldi, che già non bastano per pagare il fitto della casa”. Grazia guadagna 310 euro al mese, per lavorare due ore, dalle 5 alle 7 del mattino.