PILLOLE DI STORIA EBOLITANA: “BOSCAIOLI E CARBONARI” A CURA DI RAFFAELE CIAGLIA
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PILLOLE DI STORIA EBOLITANA: “BOSCAIOLI E CARBONARI” A CURA DI RAFFAELE CIAGLIA

Boscaioli e Carbonari formarono una categoria di poveri lavoratori che vivevano con la produzione di carboni di legno. (questo materiale si otteneva da grosse cataste di legna di ogni misura, che si faceva bruciare senza produzione di cenere). Nelle nostre case i carboni come da fuoco per cucinare si facevano ardere in apposite fornacelle, che i muratori costruivano nel cosiddetto banco di cucina, nel quale se ne trovavano da tre-quattro. In queste la donna di casa caricava i carboni e poi accendeva la carta che era stata messa insieme ad essi. Quando il fuoco non era rapido la massaia lo alimentava soffiando vento con un ventaglio (di questi c’è ne erano tanti tipi). Quando si voleva fuoco più forte nelle case c’era il focolare detto anche focogna. In questo non si imiegavano carboni bensì pezzi di legna iniettando fra questi il fuoco, che veniva da carta o stracci di Stoffa accesi. La pentola che conteneva l’acqua da far bollire si pogiava sopra un cerchio di ferro a 3 piedi. L arte di far carboni in montagna assicurò per secoli lavoro a povera gente, i carboni sono finiti dal comune uso quando sono nati i congegni a funzionamento elettrico o a gas. N. B Nella foto trasporto di carboni sui monti di Eboli.

Raffaele Ciaglia

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